Perché abbiamo scelto un socio e non un operaio

Pubblicato il 22 settembre 2025 alle ore 09:43

Perché un socio è più di un dipendente: il valore dell’impegno condiviso

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Quando abbiamo aperto il nostro negozio circa un anno fa, lo abbiamo fatto con un budget limitato e tanta voglia di metterci in gioco. Non è stata una decisione dettata dalla logica, ma una vera e propria scommessa. Il locale, seppur spazioso e confortevole, presentava due grandi limiti: si trova su una strada secondaria e in senso unico. Anche un negozio più grande e più bello avrebbe avuto difficoltà a essere affittato, figuriamoci venduto.

Ma noi ci abbiamo creduto. Abbiamo pensato: abbiamo servizi unici e utili, racchiusi in un unico spazio, in una zona residenziale densamente popolata. Questo dovrebbe bastare per farlo decollare.

📉 I primi mesi sono stati duri. In una provincia dove tutto si muove più lentamente, ci sono voluti dieci mesi prima che il negozio iniziasse a camminare da solo. Grazie a contratti con aziende, collaborazioni con fabbriche di scarpe e servizi di spedizione, abbiamo iniziato a costruire una rete solida. Ma non bastava.

Abbiamo quindi introdotto l’orario continuato dal lunedì al sabato, un sacrificio enorme che ha portato a una maggiore fidelizzazione dei clienti.

🆕 Oggi abbiamo acquisito un nuovo spazio di 160 mq in una zona di forte passaggio a Milano, dove offriremo gli stessi servizi. Ma non vogliamo chiudere il negozio originario: ci abbiamo investito tempo, energie e cuore. Sarebbe come abbandonare un figlio dopo 11 mesi di vita.

👷‍♂️ Perché non un operaio?

Abbiamo valutato l’idea di assumere un operaio, ma ci siamo chiesti: chi si prenderebbe la responsabilità di gestire il negozio dalle 9 alle 19, sabato incluso? E a quale costo, considerando anche tasse e contributi?

La risposta è stata chiara: non cercavamo un dipendente, ma qualcuno che condividesse la visione, la responsabilità e la crescita. Qualcuno che avesse un interesse reale nel successo del progetto.

Un operaio, per quanto bravo, non ha nulla da perdere: se trova uno stipendio più alto altrove, se ne va. Non ha investito tempo né denaro. Un socio, invece, ha investito entrambi. Ha vissuto il percorso, ha imparato, ha condiviso. È molto più difficile che abbandoni a metà strada, perché ha costruito qualcosa che gli appartiene.

🤝 La scelta del socio

Abbiamo quindi deciso di cercare un socio operativo, con una quota simbolica d’ingresso di €10.000, suddivisa in due tranche da €5.000:

  • La prima all’ingresso

  • La seconda al termine del percorso formativo di sei mesi

Questa scelta non è casuale. In una società, una quota è una cosa normale: rappresenta l’impegno, la partecipazione e la volontà di costruire qualcosa insieme. Non è un costo, ma un investimento.

Durante i sei mesi di formazione, il socio non dovrà sostenere alcuna spesa per affitto o utenze. Ci occuperemo noi di tutto, compreso l’eventuale spazio di appoggio. Il nostro obiettivo è formare una persona che possa gestire il negozio con competenza e responsabilità, e per farlo ci stiamo sacrificando in tempo, energie e risorse.

🛋️ Un habitat su misura

Se richiesto, metteremo a disposizione uno spazio relax nel locale sottostante, attualmente usato come sala break. Se il socio lo desidera, lo trasformeremo in un punto d’appoggio abitabile, con divano letto, doccia, frigo e ventilazione forzata. Anche questo sarà a nostre spese, perché vogliamo che il socio trovi il suo habitat: gran parte del suo tempo sarà dedicato al lavoro, e vogliamo che lo viva con serenità.

 

💬 Questa scelta non è solo strategica, è anche umana. Vogliamo costruire qualcosa di duraturo, condiviso, e che abbia un’anima. Se ti riconosci in questa visione, contattaci. Il futuro si costruisce insieme.

Per maggiori info. contattaci via email :  info.nododigitale@gmail.com

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